29 marzo, 2006

BOTTI (plurale di B.O.T.)

Buonasera,
infuria la polemica politica, durante questa campagna elettorale, sulla proposta del centro-sinistra di armonizzare le aliquote di tassazione delle rendite finanziarie. Attualmente la situazione è la seguente: sugli interessi attivi derivanti da rapporto di conto corrente la tassazione è pari al 27%. Quindi un contribuente che a fine anno avrà maturato 1.000 euro di interessi attivi bancari si vedrà trattenere dalla banca a titolo di imposta un importo pari a 270 euro; invece sulle plusvalenze derivanti dalla vendita di titoli o sulle cedole di obbligazioni (compresi quindi i BOTTI che sono obbligazioni dello stato) la tassazione è pari al 12,5%. Quindi il medesimo contribuente che ha maturato a fine anno 1.000 euro di interessi dai BOTTI si vedrà trattenere 125 euro.
Il centro-sinistra propone di allineare le due aliquote al 20%. Quindi stessa tassazione per interessi attivi su conto corrente e per interessi e plusvalenze derivanti da titoli e obbligazioni.
Non mi pare così drammatico, considerando anche il fatto che la maggior parte dei titoli di stato, che servono a finanziare il debito pubblico sono in mano ai grandi investitori stranieri e che di conseguenza il piccolo risparmiatore italiano ne risentirà davvero poco.