20 ottobre, 2005

Paroloni (terza parte)

...segue

Veniamo ai giorni nostri. La devolution stà affrontando gli ultimi passaggi parlamentari e la sua approvazione sembra ormai certa. Molte importanti competenze passeranno dallo Stato centrale, "Roma ladrona", alle singole regioni e, a cascata, alle provincie ed ai comuni. Le autonomie locali potranno legiferare, organizzare e indirizzare su molti aspetti fondamentali per la vita dei cittadini. Sanità, scuola, sicurezza.
Riguardo alla sanità si dice che così si eviteranno sprechi di denaro. Vedremo, intanto spero non si riduca la possibilità di curarsi gratuitamente in una struttura sanitaria, pubblica o convenzionata, localizzata fuori dallo stato federale di residenza. Riguardo alla sicurezza, si parla di polizia locale. Io non capisco se sia meglio una polizia più o meno locale, ma sono sicuro che sarebbe meglio una polizia più vicina al cittadino, per la gente e non per punire la gente. Guidata da persone con menti libere ed aperte e non inficiate da ideologie e convincimenti parziali e razzisti. La scuola credo che, almeno nell'immediato, sarà il settore che risentirà di più del cambiamento.
Secondo me al negativo: infatti sulla scuola, la devoluzione permetterà agli "stati federali" di decidere anche i programmi scolastici e formativi. Che succederà? Difficile dirlo, ma considerata l'intelligenza messa in mostra dalla classe dirigente, corriamo il rischio che sui testi di storia (materia che credo sia in via di parziale eliminazione) di alcune regioni gli alunni leggeranno di quanto era buono il duce e di quanto sono cattivi i comunisti che mangiano i bambini e, di pari passo, sui libri di altre regioni si studierà di come i fascisti vogliano riportare la dittatura e di quanto bene abbia fatto al suo popolo Fidel Castro. Questo è solo un aspetto e, probabilmente, non il più importante. Per adesso mi fermo qui. La riflessione è aperta ed i contributi sono benvenuti.
Ah, un'ultima cosa. C'è un documento sul sito della Lega, piuttosto interessante, dove cercano di spiegare le loro idee riguardo a secessione, federalismo, devoluzione. Prendendo a riferimento e ad esempio il Regno Unito, il Pakistan e la Nigeria.
Tutti Stati che, come è ben noto, ci assomigliano molto.
fine