17 ottobre, 2005

Andrew Sentance

A Cesare quel che è di Cesare.
I risparmiatori italiani si lamentano sempre che le banche li ingannano e che gli analisti finanziari sono dei furbetti al servizio delle lobby bancarie. Nella maggior parte dei casi è probabile che sia proprio così, ma Andrew Sentance è un esempio che dimostra che qualcuno che ci tiene a far bene il proprio lavoro, senza servilismi o sudditanze, ancora esiste.
Infatti la banca presso la quale lavorava l'ha cacciato. E' già un buon parametro per ritenere che nel suo lavoro ci fosse qualcosa di buono e di vero.
Il mondo finanziario è una giungla piena di cannibali e i piccoli risparmiatori le prede predestinate. Tutto reale, ma per riuscire non dico a divenire predatori, ma almeno a saper evitare un po' di trappole è necessario che gli investitori capiscano che non sono una cravatta e un ufficio o un tesserino da promotori a fare la differenza.
La differenza la possono fare solo la capacità e l'obiettività. la prima si acquisisce sul campo e con l'applicazione, la seconda non essendo servi di nessuna istituzione finanziaria.
Liberi analisti in libero mercato.