27 settembre, 2005

"Siringa Valley"

Io non lo so perchè i media continuano a suonare la grancassa su una società italiana con sede a Siena. So che nessuno ci dice che quella di Siena è una controllata di una multinazionale che ha sede a Londra; e che quella di Londra è una business unit (come dicono loro), dedicata al settore dei vaccini, della casa madre che ha sede in California. Una vera e propria "Siringa Valley".

Da diverse settimane non c'è telegiornale o quotidiano che, massimo un giorno sì ed uno no, non faccia un servizio sull'azienda in provincia di Siena. All'interno di tali servizi si elogia il lavoro della società e si annuncia la scoperta di un vaccino per l'uomo in grado di combattere l'influenza aviaria. Ci si dimentica però di dire che la multinazionale in questione vende 35 vaccini in 70 paesi del mondo e che è il secondo produttore del vaccino influenzale. Si ritiene non importante informare che ogni 4 secondi 100 persone vengono trattate con un vaccino di tale azienda e che è il maggiore fornitore di Unicef e PAHO (l'organizzazione per la salute panamericana). Troppe informazioni non riportate.

Il nocciolo della questione è che un vaccino per l'uomo non serve, semplicemente perchè il virus ancora non è mutato, ma loro dicono che muterà e che hanno creato un vaccino per il futuro. Intanto l'OMS e i governi di molti paesi lanciano previsioni allarmistiche (in Italia si dice ci saranno 16 milioni di contagi!) e ordinano copiosamente i relativi vaccini.

Con somma gioia di Siena, Oxford, California e...di un'altra azienda. Ah già, si erano dimenticati di dirci anche questo. Una delle aziende farmaceutiche più importanti del mondo ha presentato un'offerta per acquisire il 58 per cento della multinazionale di cui sopra. Che male c'è in tutto questo? Niente, se non sapessi che coi vaccini si fanno pure tanti soldi!!