11 novembre, 2005

Conflitto di interessi

Il conflitto di interessi è un tema scottante o almeno lo era. Ultimamente, infatti, non sembra andare più di moda. Forse il centrodestra pensa che gli italiani se lo siano già dimenticato. Forse il centrosinistra è così sicuro di vincere le prossime elezioni, con una maggioranza schiacciante, da poter legiferare sulla questione con la più ampia autonomia.
Può darsi che entrambi gli schieramenti abbiano ragione. Intanto ogni giorno nei piccoli comuni, nelle grandi città, dovunque, salta agli occhi dei cittadini più attenti un piccolo o grande conflitto di interessi. La volontà delle istituzioni di prevenire e curare l'abuso di una posizione di potere sembra mancare.
E' già difficile capire cosa sia un conflitto di interesse, in quali limiti stia la normale amministrazione di beni pubblici e privati e lo sfruttamento di un ruolo importante per finalità rivolte all'interesse personale.
Esempio. E' conflitto di interesse essere giudici che devono giudicare, processare, una società privata della quale gli stessi giudici posseggono azioni? Complichiamo l'esempio. Se il presidente/padrone di quella società è il presidente del consiglio e i giudici hanno perso dei soldi nei loro investimenti azionari, avranno il dente ancora più avvelenato?
Domande con risposte difficili, ma alle quali si deve cercare di rispondere senza pregiudizi e antipatie. Solo così, a sinistra come a destra, si ritornerà ad essere seri e credibili.