03 aprile, 2006

Salve le garanzie ma non Tommasino

Non sono in grado di esprimere lo stupore, l'orrore e il profondo smarrimento nell'apprendere la triste fine della vicenda del piccolo Tommaso Onofri. Sapevo che era così, che la cattiva sorte aveva comunque riservato un rapido estinguersi di quella breve vita ma avrei auspicato qualcosa di molto diverso da quello che è successo, qualcosa scatenato da qualche sciagurata perversione frutto della follia non potendo accettare che un piccolo di 18 mesi è stato eliminato a bastonate, come una bestia, per un calcolo. Di questo si tratta, di una scelta ragionata di delinquenti feroci che hanno agito per sfuggire alla cattura. Potevano abbandonarlo, raggiungere il medesimo risultato ma evidentemente la necessità della sicurezza di passare inosservati li ha convinti della scelta di ucciderlo così.

Attenzione, so di finire nel banale ma non volevo soltanto unirmi al coro di profondo sdegno ma porre l'evidenza sull'ennesimo fatto grave che distingue le nostre istituzioni, quello di poter evitare con un po' di severità in più, che questi fatti continuino a ripetersi. Infatti gli assassini sono già noti alla giustizia per aver commesso reati molto gravi contro la persona. Il dubbio: perché erano in circolazione, perché perché perché?
Secondo la legge è chiaro, in attesa di sentenza definitiva non c'è obbligo di carcere, si trattava di elementi socialmente pericolosi, ma forse erano scaduti i termini di custodia preventiva. Cari magistrati, mettete da parte le leggi quando potete e cercate di essere pragmatici quando è necessario, credete di avere la coscienza a posto perché avete rispettato tutte le sacrosante regole di procedura ma ancora una volta vi siete fatti complici di un crimine feroce, schifoso e ingiusto.
Adesso spero di non sentire ancora una volta prezzolati criminologi, psicologi, esperti che cercheranno per questi criminali una qualunque giustificazione atta a ottenere una pena più lieve. E' il momento invece di invocare tutta la durezza possibile che un sistema giudiziario moderno e civile può esercitare su questi efferati criminali che mai più dovranno venire in contatto con la società civile. Mai più.