11 febbraio, 2006

Droghe leggere e droghe pesanti

Fuori c'è un mondo drogato, ma no come intendono Flick e Flock. E' un mondo drogato dal denaro, dagli affari sporchi, dalla finanza rubereccia.
Ci sono delle arene molto più sanguinolente di quelle dei poveri tori. Sono arene silenziose, almeno la maggior parte, dove l'unico rumore è quello del battere su una tastiera o il fruscio di un topolino e di un click.
Quelli si che sono luoghi drogati. Pieni zeppi di ormoni chimici che li gonfiano li gonfiano, fino a farli scoppiare. Quando scoppiano non c'è preavviso, non c'è fuga preorganizzata che possa mettere in salvo i malcapitati che stanno fuori dall'arena. Si, perchè l'esplosione è così prodigiosa e unica che le anfetamine, gli acidi, i frammenti di ogm vanno tutti a ricoprire la folla che è all'esterno, risparmiando gli occupanti l'arena che, anzi, hanno solo bisogno di rifarsi il trucco e darsi una pettinata e poi possono approfittare della carenza di droghe sul mercato per ricominciare immediatamente a spacciarle; sotto altri colori, altri nomi, ma sempre belle, allettanti e a buon mercato.
Non sono in grado di capire se intorno all'arena attualmente si stia formando l'ennesima gigantesca bolla (in)degnamente modificata, ma mi allontanerei un briciolino dal luogo della possibile esplosione.