19 gennaio, 2006

Quanto costa inc..... la bambina?

Domani si apre a Firenze la più grande kermesse italiana della moda per bambini, da giorni, lungo le strade e i viali più trafficati, pannelli pubblicitari e manifesti 6x3 reclamano i marchi più fashion del settore e, come a ogni edizione, viene fatto scempio delle prerogative dell'infanzia, la spensieratezza, l'innocenza, l'essere completamente al di fuori dei valori, delle aspettative, delle logiche dei grandi.

Le piccole modelle si presentano con i capelli tinti, rosso alle labbra e matita nera a occhi che guardano gli osservatori con sguardi ammiccanti in pose seduttive con gambette accavallate e quant'altro l'immaginario collettivo si aspetta. Vale la pena gettare nel cesso a ogni occasione i nostri valori di civiltà che impongono invece di proteggere sempre chi come i bimbi non hanno difese, per vendere pochi straccetti prodotti in chissà quale nazione del terzo mondo?

E proprio in questi giorni i governanti stanno discutendo una legge per aggravare le pene per i reati di pedofilia, un fenomeno in indiscutibile aumento, chissà perchè...

Solo per rispondere al dubbio odierno e ovviamente provocatorio chiaramente espresso nel titolo, sono propenso a pensare che in fondo a essere inculate sono le madri che, per portarsi a casa proprio quegli abitini delle pubblicità, magari sognando per la figlia un futuro da velina accoppiata a qualche star del pallone, sono disposte a spendere dalle sette volte in su il costo industriale sostenuto dalle aziende che operano in quel settore.
Potere della pubblicità.