18 luglio, 2006

Terza Guerra Mondiale

Io ero piccolo durante i periodi più bui e tesi della guerra fredda e forse anche per questo non ho mai recepito come imminente il possibile avvio di un terzo conflitto mondiale. Poi sono cresciuto con l'America sempre più ye-ye e la Russia sempre più R.u.ss.Iaiao (ognuno per se) e la finta stabilizzazione del mondo economico e la bufala dell'aumentata sicurezza delle popolazioni.
Oggi sono grande abbastanza e meno utopico e illuso di prima per accorgermi che quanto sta accadendo in medio-oriente in questi ultimi giorni è solo la raccolta di una pluriennale semina scellerata messa in atto dai potenti del mondo e dal colpevole disinteresse di tutte le genti che lo abitano.
La terza guerra mondiale è finalmente vicina; finalmente, si. Come un atto per troppo tempo atteso e che ogni volta appariva ed appare inevitabile, inelluttabile. Finalmente, si. Come la punizione poco divina e molto umana che gli imbecilli di ogni luogo e di ogni tempo sono sempre pronti ad autoinfliggersi. Non meraviglia che molti popoli che mai hanno conosciuto nelle loro case la tragedia di una guerra si dichiarino favorevoli all'uso della forza militare. Non sorprende nemmeno che molti under 50 nemmeno riconoscano le sofferenze certe che le armi provocano: nei corpi e negli animi.
Impressiona, spaventa, lascia allibiti che proprio chi ha sofferto di più persecuzioni, schiavitù, torture, eccidi sia stato, e sia tutt'ora, governato da generali in stato di erezione militare permanente.; che il governo e la popolazione tutta non riconoscono, senza comode deroghe, il diritto all'esistenza di altri popoli e di altri stati; che non si ripudi la guerra come scelta unica e immodificabile. Favole per qualcuno, ma la politica di quelli che ci sono da decenni non ha pagato: questo è certo. La politica del dialogo e della pace non è ancora stata sperimentata veramente, potrebbe anche funzionare.
Tempo fa scrissi che l'Europa aveva una grande opportunità di sviluppo e di coesione se avesse affrontato con energica diplomazia la questione medio-orientale. Il tempo sta scadendo, è l'ultima occasione che i delegati dal popolo hanno per proteggerci. Dopodichè, fra pochi missili ancora, sarà meglio che comincino non a costruirci bunker ma a scattarci tante foto e a mettere poi in un unico bunker tale database; che chi popolerà le ere future possa almeno vedere come siamo fatti.
Basta con i crociati che utilizzano parole fallaci per spiegare chi è il cattivo di turno, che poi guarda caso è sempre lo stesso. Il cattivo è colui che ammazza al pari di colui che nasconde il cadavere al pari di colui che ha fornito la pistola per sparare al pari di colui che prima ti innalza al potere e poi ti vuole rovesciare perchè non sei abbastanza democratico nel modo che lui vorrebbe.
Davvero basta con questa merda.