24 ottobre, 2005

Un lusso inutile

In molte città la macchina è divenuta un lusso inutile. A partire da gennaio prossimo molte amministrazioni comunali ripristeranno i blocchi alla circolazione nei centri urbani. Le metodologie sono svariate; si va dal blocco totale per le auto non catalitiche, alle targhe alterne, al solo blocco delle auto immatricolate entro una certa data.
Quello che è comune a tutti è la presa per i fondelli degli automobilisti-contribuenti. Compriamo l'auto a cifre spaventose per un'accozzaglia di lamiere e plastica, paghiamo tasse sull'acquisto, tasse sul possesso, assicurazioni esorbitanti, per non parlare del costo della benzina. Dopo due anni ci troviamo in mano un pezzo di ferro che ha più che dimezzato il suo valore. Ci sono tutte le condizioni per definire l'auto un lusso.
Come se non bastasse ci fracassano le palle con la crisi delle aziende automobilistiche e si inventano improbabili incentivi per spingerci a comprare nuove macchine che tanto dopo pochi anni saranno già vecchie e, secondo i burocrati, fuori regola ambientale. Il tutto per spellarci sempre più e tentare di salvare aziende decrepite e mal gestite.
Soluzioni dementi che amministratori incapaci e poco trasparenti applicano avendo una visione che arriva davvero poco lontana; direi che non vedono più avanti del loro naso. Quindi, un lusso e anche inutile dal momento che per svariati giorni all'anno dobbiamo lasciare i nostri mezzi parcheggiati in garage e costretti a mezzi pubblici disastrosi o a rimediare passaggi.
Ora ci spingono nuovamente a cambiare auto e la coincidenza temporale con la Fiat che boccheggia non può sfuggire a nessuno. Dicono che c'è da rinnovare una bella fetta, il venticinque per cento circa, del parco auto italiano.
C'è qualcuno che per favore mi fà il calcolo di quanti grammi di cocaina servono per raccattare i soldi necessari all'acquisto di queste auto?