Allora veramente non c'è speranza.
L'Osservatore Romano ha definito la ripresa della sperimentazione della pillola abortiva "un atto contro la vita" o roba del genere.
Allora facciamo chiarezza: la pillola abortiva non serve e non servirà per facilitare gli aborti, ma molto più semplicemente sostituirà l'attuale metodo adottato per interrompere la gravidanza, metodo doloroso e umiliante.
E questo ad esclusivo vantaggio delle donne, per il rispetto delle donne.
Ma è noto, che la chiesa le donne non le ama, le brucia, prima fisicamente adesso moralmente.
Fra qualche anno di nuovo fisicamente.
E ciliegina sulla torta, arriva monsignor William Joseph Levada, successore di Joseph Ratzinger alla guida della Congregazione per la dottrina della fede, a dire che è peccato votare i politici che hanno espresso parere favorevole all'aborto. Quindi quali peccatori, coloro che hanno votato uno di questi politici non possono avvicinarsi ai sacramenti, se non dopo essersi confessati!
In sostanza, per la chiesa è facile, prima si pecca poi ci si confessa e tutto ritorna a posto.
Bravi, veramente bravi.
p.s. complimenti anche a Repubblica, che continua a dare spazio alle esternazioni di questi fanatici.