Ero un diciassettenne e frequentavo quei luoghi da quando ero piccolo, per l'intera estate. Quanti bagni in quel mare, quanta aria respirata. Da un lato il buon salmastro, dall'altro la puzza dei fumi della ciminiera che mio padre indicava sempre con orgoglio e meraviglia sin dall'autostrada, per stimolare la mia attenzione e annunciarmi che eravamo arrivati.
Sarà anche per quei fumi, per tanti rifiuti tossici sotterrati e nascosti, per gli scarichi a mare senza depurazione...se sono venuto così rompicoglioni? Non so, ma certo che quello che accade in questi giorni, a quasi venti anni di distanza, farebbe venir voglia di aprirne un'altra di ciminiera e metterceli tutti dentro i signori della delinquenza ambientale e civile.
Il Fatto: avrei voluto un link da sottoporvi ma i quotidiani ed i tg preferiscono parlare delle notti brave delle vips americane o di sanremo; quindi mi accontento di informarvi che al processo che vede come imputata la Farmoplant per i fatti di cui sopra, l'azienda ha proposto di saldare l'indubbio debito che ha nei confronti dell'ambiente e dei cittadini con...poche migliaia di euro. Rabbia e incredulità, ma anche consapevolezza di tutte le ramificate coperture di cui l'azienda in questione, e tutte le altre implicate in casi simili, godono ed hanno goduto ad opera delle istituzioni locali. E' da li che la gente dovrebbe incazzarsi. Andando a vedere chi c'era e chi ha deciso all'epoca per il loro male e per il bene del soldo e di pochi...